Fjaðrárgljúfur Canyon, Iceland
SaiKrishna Saketh Yellapragada
Cronache ribelli
Nonostante le inchieste abbiano dimostrato che la ricostruzione dei fatti proposta dalla vittima fosse vera e sebbene una perizia ospedaliera abbia confermato i segni compatibili con un rapporto non consensuale, l’accusa di stupro contro Leonardo La Russa e Tommaso Gilardoni è stata archiviata, a dimostrazione di quanto poco contino il corpo e la parola di una donna in tribunale.
Le indagini hanno persino confermato la presenza di Ghb nei capelli della vittima, sostanza nota come “droga dello stupro”, ma questa evidenza è stata minimizzata fino ad essere liquidata come produzione fisiologica. La ragazza era, secondo tutte le testimonianze, in stato di alterazione psicofisica evidente, ma il fatto che non si sia opposta esplicitamente è stato usato come alibi, ignorando che il consenso non può esistere in assenza di lucidità.
È inaccettabile che la giustizia possa archiviare un caso del genere quando il principio fondamentale dovrebbe essere che senza un “sì” esplicito, è semplicemente un “no”. Oltretutto vi è stata la diffusione non consensuale di un video intimo: un caso di revenge porn che ha aggravato ulteriormente la violenza subita e l’umiliazione pubblica (unica accusa a restare in piedi).
La scelta di archiviare nonostante la gravità dei fatti – la violenza, lo stato di incoscienza, il video condiviso – è un atto di sistemica protezione del potere.
In una società realmente civile l’accertamento del consenso dovrebbe essere la base di ogni giudizio: qui è stato ignorato, come se bastasse l’inerzia di un corpo per assolvere chi lo usa. Archiviare questo caso non è solo un insulto alla vittima, è un messaggio pericoloso per tutte le donne: la tua verità conta o meno in base a chi è il tuo aggressore.
Dev’esserci qualcosa di sbagliato nel cervello di quelli che trovano gloriosa o eccitante la guerra. Non è nulla di glorioso, nulla di eccitante, è solo una sporca tragedia sulla quale non puoi che piangere.
(Oriana Fallaci)
sono una donna e ogni giorno vivo con la paura che quel giorno possa essere il mio ultimo giorno
sono una donna e ho paura a dire di no, a dare un rifiuto, a porre dei limiti perché chissà come può reagire l'altro
sono una donna e ogni volta che esco di casa ho il terrore di essere seguita
sono una donna e, per quanto io ami i vestitini corti che mi rendono ancora più bella, so di non poterli indossare se devo prendere mezzi pubblici o se devo camminare per le strade da sola
sono una donna e sono anche figlia, sorella, fidanzata e amica
sono una donna e voglio essere libera di fare, di vestirmi e di dire un no quando ne sento il bisogno ma non mi è possibile
sono una donna e sono innamorata, ma questo mondo mi ha insegnato a non fidarmi mai completamente delle persone che si hanno accanto perché oggi ti amano e domani ti uccidono.
sono una donna e sono spaventata a morte.
Sally Muir, Scribble dog
This is so silly and cute I love it
Il fascismo non si presenta sempre con uniformi nere e parate militari. A volte arriva sotto forma di leggi "per la sicurezza", di propaganda che divide, di parole d’odio che diventano normalità.
Arriva quando si criminalizzano i poveri, si attaccano i diritti delle minoranze, si mette a tacere chi dissente, si riscrive la storia per rendere accettabile l’ingiustizia.
È in quei momenti che bisogna scegliere da che parte stare.
Perché il fascismo non ha bisogno di consenso totale: gli basta l’indifferenza della maggioranza.
🤩
David Bowie at a birthday party
Johnny Cash, 1932–2003