Difficile sarà raggiungere il quorum, non prendiamoci in giro, il governo è a capo di una campagna propagandistica naturalmente deviata. Nei loro post e nelle loro frasette populiste citano esclusivamente il quesito relativo alla cittadinanza, stupidi poi, un paese di vecchi com'è il nostro, con il suo sistema pensionistico ha necessità di lavoratori che sostengano (tra le altre cose) il peso contributivo, e invece spingono le nascite ma non la cittadinanza, dura natura la xenofobia. Non illudiamoci, gli elettori preferiscono la Meloni e la Meloni sa benissimo quali corde toccare, con tutta Babilonia che la emula al seguito. Ciononostante, quella gioia, quella frenesia mirabolante che le cose giuste diffondono nel mio animo, sono per me tutta l'intera vita e quindi continuerò a parlarne, a parlarne a tutti, a tutte, anche a chi risponde che quelli sono giorni di mare e del referendum se ne infischia. Godete del mare se pensate sia giusto, io al contrario godrò dei giorni di rivoluzione, dei giorni di diritti, di giustizia, dei giorni di democrazia e se pure dovessimo essere in pochi, come temo sarà, saremo quei pochi che sono sì pochi ma anche irrimediabilmente giusti e la giustizia ho scoperto, è come la gioia pura dell'amore e dell'infanzia ed è da queste emozioni che io dipendo ossessivamente, ostinatamente, orgogliosamente.
Quindi si, andrò a votare e chiederò a tutti di aiutarci.
E così Re Carlo, con elegante e reale aplomb, manda un bel vaffa al governo italiano parlando dell'importanza del ruolo dei partigiani nella sconfitta del nazi fascismo. In diretta TV, li ringrazia. E lo fa in Parlamento, in lingua italiana, davanti alle due Camere riunite, mentre al suo fianco siede un La Russa in preda a una sincope trattenuta a stento. Pure Re Carlo è uno di noi: un antifascista.
God save the king, insomma.
#antifascismo
@Paola D'Agostino
L'alpino che canta faccetta nera è l'alter ego del leghista meridionale che inneggia e vota salvini, che i meridionali li odiava e dileggiava, finché non ha avuto bisogno del loro voto.
L'alpino che canta faccetta nera dimentica o non sa chi abbia mandato l'Armir a farsi massacrare del freddo e dai Sovietici in Russia, durante la 2a guerra mondiale.
Novantamila alpini morti o dispersi, oltre a Trentacinquemila tra feriti e congelati, mandati dal Pelato Penzolante a farsi ammazzare per compiacere l'alleato coi baffetti, male armati e con gli stivali di cartone.
L'alpino che canta faccetta nera è esattamente come il trAmpista razzista e nazista MAGA che non sa o non vuole sapere che durante la 2a guerra mondiale quasi Trecentomila soldati USA sono morti e Seicentosettantamila sono stati feriti dai nazisti e dai loro alleati in Europa.
(by luisapix)