Curate, connect, and discover
After the Cybertronian Civil War, when the Decepticons lost and declared for a peace, Megatron was asked to leave Cybertron, which he did, honoring the wishes of the people. He traveled to galaxy, learning about all the damages HIS war caused in the name for a twisted version of Justice. Eventually he settled down on a liminal populated planet, lending aid when asked, and coming to peace with the nature around him. Eventually, he began to practice old Cybertronian spiritual practices to get in touch with his inner being. It was him doing this that eventually brought the attention of the Blue Lanterns, or at least a Blue Lantern Ring. It decided to test Megatron, doing the classic Blue Lantern test. And surprisingly, Megatron stayed vigilant. So he was allowed to become a Blue Lantern.
Now helped spread hope and helps out the Green Lanterns, being the heavy hitting knowledgeable team member. He even returned to Cybertron to help recruit some Green Lanterns.
Puny Autobot
Felt silly. Put Blurr in his wacky early concept art colors
Bday gift from @pokatututoo !!💕💕
It’s my birthday and I’m celebrating by putting Blurr in a party hat 🥳 🥳
Fake screenshot comm for @glacias-transformers-blog
Screenshot redraw
Non flashback version below
More Blurr doods
G1 Blurr being annoying
Pretend he’s saying something deranged
Idk how I ended up back here after 10 years but man oh man
DADIMUS PRIME
TRUCK DAD
PLEASE HASBRO I WILL DO ANYTHING TO HAVE STARSCREAM BECOME UNDERSTOOD WITH GOOD REDEMPTION AND EXPLORATIONSHAHA
BONUS IF THERE'S SKYSTAR CONTENT PLEASE
Hasbro just really hates Starscream, don't they?
Sono ormai tre anni che questa trilogia War for Cybertron è una vera e propria rimpatriata G1, alla quale anche i Beast Wars/Biocombat si sono autoinvitati con la scusa di festeggiare il loro venticinquesimo compleanno. E nel “minestrone” della terza parte KINGDOM può addirittura capitare di incapparsi in personaggi che non c’entrano nulla col cartone animato Netflix ma che comunque hanno fatto la storia dei TF G1 come Inferno, Huffer, i ripescati dal film del 1986 Cyclonus e Galvatron... e persino questo TRACKS, famosissimo guerriero/detective Autobot un po’ modaiolo e un po’ Narciso, protagonista delle memorabili puntate Sulle tracce di Tracks e Auto-Rock della Stagione 2. Nonostante la popolarità, di lui abbiamo avuto solo un’altra comparsata in animazione (Stagione 3 Animated, in forma Cybertroniana), così come pochissimi modellini prima del WFC, a parte il modellino originale del 1985: si conta l’Alternator, ma anche il Generations del 2010 che però era un remold di Wheeljack, per poi passare al rispettabilissimo Masterpiece del 2014 reso famigerato per lo zaino fin troppo vuoto. E il KINGDOM Deluxe che stringo tra le mani sarà forse all’altezza del predecessore?
Innanzitutto, come da tradizione, l’altmode del nostro Puma è una CHEVROLET C3 CORVETTE STINGRAY, automobile che più Anni 80 non si può: bellissima, elegante, slanciata e riconoscibile dal cofano lungo. Oddio, non è esattamente una riproduzione dell’auto reale – per quello esiste il Masterpiece, comunque – ma come appare nel settei del cartone animato originale, ovvero semi-realistica e col simbolo Autobot sul cofano racchiuso in uno “scudo” rosso uniforme che dovrebbe imitare il motivo fiammeggiante giallo e rosso tipico del giocattolo G1. Inoltre, qui di simboli Autobot ce n’è uno solo, quello del cofano appunto, e si è evitato di riproporlo anche sul tettuccio in quanto questo costituirà lo zaino del robot. Il Masterpiece invece risolveva in parte questo inconveniente nascondendo il suddetto simbolo con un pannellino a scomparsa perché l’intero abitacolo formava il busto di Tracks.
Per quanto riguarda la colorazione, in generale è un tripudio di un bel blu brillante, tranne nella plastica trasparente celeste dei vetri (lunotto, parabrezza e finestrini), nel nero delle ruote e del radiatore frontale e nell’argento dei cerchioni; a parte quello non si vedono ulteriori dettagli dipinti eccetto nelle due righe bianche sul retro... che in realtà, come vedremo, sono i timoni della Modalità Volo di Tracks, e mi dispiace che siano sì nascoste e a filo con la carrozzeria ma antiestetiche, mentre nel Masterpiece erano sottili come carta e non rovinavano le linee del modellino. E a proposito del retro, anche qui nessuna traccia di colore nei fari o nella targa, ma volendo il perno metallico sul fondo potrebbe essere scambiato per una terza marmitta dell’auto o il propulsore della modalità volante.
Trattandosi di WFC, Tracks si presenta con almeno tre/quattro porte per le armi: due sul retro e due all’altezza dei parafanghi anteriori. Qui è possibile innestare l’iconicissimo doppio lanciamissili, purtroppo completamente bianco e non con la base nera e adesivi annessi come in passato, e a sua volta presenta un foro in cima, quindi si può riporre lì anche la pistola di Tracks – il cui design è una via di mezzo tra il G1 e il Masterpiece, ovvero nera come il giocattolo ma sputata al settei. E sempre di Masterpiece si parla guardando il disguise da dieci e lode, poiché effettivamente non vi è alcuna traccia del robot neanche se lo si guarda da sotto... caso più unico che raro in modelli di questa linea! 😍
Ovviamente Tracks non sarebbe quel Tracks senza la sua celeberrima MODALITÀ VOLO, che consiste nel sollevare i timoni bianchi dal retro dell’auto, sganciare le portiere ed estrarre i moduli prima in fuori e poi paralleli ai fianchi, avendo cura di separarli dalle ali e di ruotarli di 90° (quindi con la decorazione gialla e rossa verso l’alto). In questa forma il nostro guadagna altre due porte per le armi – essendo le future braccia del robot – e l’estetica in sé è una fotocopia del Masterpiece, che a sua volta ricalca il settei. L’unico neo, parafrasando il mio collega @jazzluca, “di tutto questo ben di Primus” sono i timoni e le ali non dipinti: cioè, è troppo chiedere qualche dettaglio colorato in più per richiamare gli adesivi del G1 o, al limite, i dettagli stilizzati visti nel cartone? E non sarebbe stato un crimine, come nel Masterpiece, aggiungere dei perni per assicurare le braccia/prese d’aria ai fianchi dell’auto invece di lasciarle “penzoloni”? 😒
Vabbè... passiamo ora alla TRASFORMAZIONE, che di fatto è un copia-incolla semplificato di quella del Masterpiece. Partendo già dalla Modalità Volo, le braccia sono praticamente belle che fatte – basta solo ritrarre i timoni, ruotare in fuori le mani e portare in su le ali. Ora sganciamo i parafanghi anteriori per avere più gioco nella separazione del cofano, quindi solleviamo e ripieghiamo su se stesso l’intero blocco della cappotte, ruotiamo il tutto di 180° e agganciamolo sulla schiena. Apriamo gli stinchi e ruotiamo di 180° i piedi e i parafanghi stando attenti a non incastrarci nel bacino, quindi distendiamo le gambe e – una volta aggiustati i piedi – assicuriamo i pannelli tramite un mini-perno dietro al ginocchio. Ruotiamo il busto di 180° e slittiamo in avanti il finto petto del robot; per concludere, collassiamo il tutto via doppio perno e blocchiamo le metà superiore e inferiore tramite una clip e un perno sull’“ombelico”.
Come ROBOT Tracks, è proprio il caso di dirlo, è un piccolo capolavoro. Sputato al Masterpiece di sette anni fa con le tecnologie attuali e nella taglia di un Deluxe che è in scala con tutti i suoi colleghi WFC – tanto per essere pignoli, è alto un pelo in più dei Fratelli Lamborghini Sideswipe e Sunstreaker ma allo stesso tempo rispetto a un Optimus Prime Tracks arriva almeno sotto i pettorali. Non si tratta di un errore, anzi: il fatto di essere alto e magro rientra nei canoni del personaggio, e anche in questo caso Hasbro ha pensato bene di fare affidamento alla scala ufficiale dell’85 – quindi, direi che siamo nella media. E a proposito di settei, Puma qui sembra effettivamente uscito dal cartone animato con la tipica livrea blu-grigio/nero-bianco e la testa col casco bianco e il volto rosso fuoco, ma ha la licenza poetica dei piedi neri, mentre invece sappiamo bene che sono bicromatici grigio e blu. Inoltre, presenta dettagli scolpiti degni del G1 classico ma non colorati (come le ginocchia, i piedi o le ali, per esempio); viceversa quelli degli adesivi sui guanti e sulla cintura sono ridotti ai minimi termini; nulla da obiettare sul classico riquadro giallo col simbolo Autobot rosso sul petto, comunque! 😅
Non noto alcun difetto estetico grave, a parte il solito vuoto dello zaino... che, per carità, è già di suo abbastanza compatto e schiacciato, quindi non dà neanche tanto fastidio. Può semmai storcere il naso quello delle caviglie e delle braccia, ma ancora una volta sono difetti “funzionali”: nel primo caso, il piede non avrebbe abbastanza spazio per la trasformazione delle gambe nel cofano dell’auto; nel secondo è una caratteristica comune di molti Deluxe WFC, perché in quella cavità vanno riposte le mani durante la trasformazione. Per quanto riguarda la posabilità, il nostro può benissimo essere spacciato per un’action figure: degni di nota in tal senso, infatti, i balljoint su collo e caviglie, perni a braccia, gomiti, gambe e ginocchia (questi ultimi due possono piegare in avanti sollevando un poco il gonnellino) e, come ciliegina sulla torta, la rotazione del bacino.
E come spesso accade con questi Bot, anche Puma è tutto “bucherellato” per via delle numerose porte per armi. Dando per scontato i soliti fori alle mani, già abbiamo visto quelli sui guanti, sulla schiena e sulle gambe/parafanghi, ma dobbiamo pure menzionare anche quelli presenti su ciascuna spalla, in modo che la pistola possa essere brandita come un cannone à la Sideswipe o Wheeljack, e anche quelli immancabili sotto i piedi. Oh, e anche il foro sul cappuccio in cima alla testa, ove installare il doppio lanciamissili come vuole l’iconografia classica del personaggio.
Tornando alla domanda iniziale... sì, questo è sicuramente il meglio che Hasbro ha tirato fuori per Tracks, dopo il bel Masterpiece e l’umile Generations 2010, e ancora una volta i fan delle auto “stilose” come questa saranno sicuramente contenti di portare a casa una versione moderna della bella Corvette tanto da guardare quanto da maneggiare, con pregi che sovrastano sui difetti. Ebbene sì: il buon vecchio Puma è tornato in città, e anche stavolta ha spaccato l’obiettivo col suo stile elegante e impeccabile! 😍
In the last chapter of Lil'Bit I felt really sorry for our Aj... everyone tries to help her without really understand how. It was a fantastic chapter, however. Great job as always, @thesarcasticknightblr!
Soooo... yes. Once again. I love drawing and with this story I always find the inspiration to do it. So here an Aj with her super-cool suit! (I may take some ideas from Kai'sa by LOL, but shh, don't tell to Riot...)
Have a nice day and stay safe!
Baci e abbracci!
Bulkhead at the Energon Farms, or at least my personal mental depiction at the moment...
Also, I’m likely considering whether or not to just delete my account due to Tumblr’s upcoming stunt with Post+, so... Whoever is around to like my Fan-Art, feel prepared to come right over to my AO3 Account to get a good look at my stuff.
https://archiveofourown.org/works/32048245/chapters/81305611
And Bonus Fanart regarding a variant where TFA Bee dons an Elite Guard skin.
Alright, here’s another brainwashed Optimus Prime pic with some background. Feel free to take a good look at this cold looking motherf##ker.
i made these for a discord server i’m in
second two are transparent