Curate, connect, and discover
Dopo una stagione al limite del ricovero in ps1chiatria, ci meritavamo un po' di pace noi milanisti no? Un mercato tranquillo, ponderato, volto a rinforzare la squadra, NO?
No, perché in quasi 3 settimane:
Ante verrà venduto, è fuori rosa e non si fa vedere da Milan - Verona e sono rimasta ancora scioccata dal fatto che non ci fosse all'addio di Zlatan
Zlatan si ritira
Paolo viene cacciato
Brahim torna al Real
B. se ne va al creatore (e comunque come ex presidente del Milan è una botta mica male, del resto non commento)
Sandro viene venduto
Ogni volta che entro su Twitter c'è una nuova notizia di mercato tendenzialmente pessima.
Soprattutto, la cosa peggiore: sembra che stiamo andando a tentoni sul mercato. Sembriamo buttati li nella mischia per caso è incapaci di tirare fuori qualcosa di decente.
Ora che abbiamo 80 milioni in più, reinvestirli bene è tipo la cosa più importante della nostra storia recente, ma saremo in grado di farlo???
Il futuro sembra confuso e la società lontanissima da noi tifosi, lasciati in balia dei giornalisti cann1bal1.
Chiedo una tregua per favore. Sono psicologicamente esausta e ieri non ho avuto letteralmente il coraggio di guardare Sandro in faccia, durante la partita. È una botta che ogni secondo che passa fa sempre più male.
Scompare una donna bellissima, porta in grembo il suo bambino di sette mesi. Gli ultimi giorni per lei sono stati difficili, ha scoperto la vita parallela del padre di suo figlio, dell’uomo accanto al quale dorme. Pare avere portato via da casa 500 euro in contanti, il bancomat e il passaporto. Le donne non hanno dubbi su come sia andata davvero ma sperano. Noi donne viviamo così, mute, rassegnate e spaventate, in attesa di sapere chi sarà la prossima di noi. Anche quando si parla di allontanamento volontario e qualcuno ipotizza abbia lasciato l’Italia, noi donne continuiamo a non avere dubbi. “Magari voleva sparire per riflettere”… qualcuno dice…Magari fosse andata così ma così non è andata, le donne sapevano, anche se speravano. Di femminicidio non si parla mai abbastanza. Alla famiglia Tramontano il nostro abbraccio e speriamo un po’ di silenzio, a Giulia e al suo bambino le nostre lacrime, le nostre preghiere e una carezza. Non doveva andare così, non doveva andare di nuovo così.