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💖Se nel 1988 Almodovar intitolava un suo film "Donne sull'orlo di una crisi di nervi", oggi sarebbe "Studentessa di antropologia sull'orlo di una crisi di nervi".💖
Come si può riuscire a frequentare questa realtà culturale senza che venga minato l'equilibrio psico-fisico?
Più osservo la realtà attraverso i filtri dell'antropologia, più noto forme di disagio nell'organizzazione della vita che si sviluppa intorno a me. I ritmi di vita sono fin troppo frenetici e veloci. Se non esiste più il cottimo o la catena di montaggio di Henry Ford, oggi proliferano i seguenti mindset: “Non c’è mai tempo”. Ma se il concetto di tempo è, essenzialmente, un prodotto disciplinato dai vari contesti culturali: perché l’uomo decide di rappresentare gli spazi temporali come limitati? Il futuro è come se fosse qualcosa che non esistesse, ma che tutto debba essere consumato nell’eterno presente. Di conseguenza, questa concezione consumistica del tempo entra in tilt quando si realizza che al mondo non si è solo mente o idee, ma anche corpo dove le controindicazioni di questa impostazione non tardano a presentarsi…