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Voi due tornerete sempre a riprendervi. Non importa di chi ci sarà al vostro fianco, non chiuderete mai quella porta. Non sarete mai pronti a dire addio. Ci sono persone che semplicemente non sono fatte per perdersi. Siete solo troppo codardi per ammettere che la felicità siete voi due insieme, separati siete persi.
Me.
Ahora es más fácil sobresalir, es más fácil saber de esto o de aquello, aunque ese conocimiento no sirviera para nada. Los números más valiosos no necesariamente son los de las finanzas, no son los de los promedios. Estamos en medio de un desierto donde nuestra prioridad no es encontrar agua sino la manera en que nuestra imagen pueda verse en cualquier parte del horizonte…
Blazze
il salasso degli italiani e di altri popoli continuerà finchè la maggioranza dei dormienti narcotizzati non si accorgerà dell'imminente morte
Sorriso scolpito, questi manco m'hanno capito
Noyz 60secondi
Sorriso scolpito, questi manco m'hanno capito…
Que no se apaguen
los deseos que anhela
el corazón...
Que sean luces creadoras
desprendiendo magia
en el aire.
Maru
I have a playlist just called girls and its gay and im going to leave it here in lesbian solidarity. EDIT: pt. 2 , and I made a blog just for playlists with wlw songs @sapphic-playlists
Carmen by Lana del rey
Diet mountain dew by Lana del rey
Goddess by banks
Girls by beatrice eli
Nights with you by MØ
Pynk by Janelle Monae
Girls like girls by Hayley Kiyoko
Curious & sleepover both by Hayley Kiyoko
Te amo by Rihanna
Boyfriend by tegan and sara
Strangers by Halsey
She keeps me warm by Mary Lambert
I need a woman to love & and then she kissed me- both off the universal love wedding songs reimagined album
Girlfriend by Icona pop
Honey by Kehlani
Girl crush by little big town
Girl by the internet
Only a girl by gia
I kissed a girl by Jill Sobule
Daisy by Zedd (sung by Julia Micheals tho)
All the things she said by t.A.t.U
She by Jen Foster
Take me to church by ellie goulding/Grace gaustad
Cant feel my face by Kina Grannis
I didnt just kiss her by Jen foster
I want her by blind truth ft georgia harris
DESCRIVI IL TUO BLOG
Ringrazio @hope-now-and-live che non mi ha taggato ma ha mosso accuse gravi ed infamanti affermando ciò che segue "La gente che taggo di solito è troppo fottutamente più superiore a noi comuni mortali per unirsi a queste baggianate". Sentirà parlare di nuovo del sottoscritto attraverso vie legali.
1) Icona: sono io che faccio una foto al cellulare il quale a sua volta mi fotografa, very smart such poetry.
2) I miei contenuti: a volte pensieri e spunti di riflessione che per qualche motivo mi colpiscono, altre semplicemente quello che mi passa per la testa.
3) Colore delle lettere: nada
4) Immagine di copertina: è uno sticker raffigurante un giocatore che a Milano si è guadagnato le simpatie della gente senza apparenti meriti sportivi. Ma nel suolo patrio è tornato a saper mettere un piede a fianco all'altro quindi grande lezione di vita amici lettori, mai smettere di crederci chi la fa l'aspetti tra il dire e il fare c'è di mezzo la voglia. Hoje tem gol do gabigol
5) Url: Xevian e Zarid sono due eroi di un’antica leggenda orientale, si narra che unendo le forze riuscirono a trascendere l’eterno ciclo del samsara giungendo alla comprensione del Tutto, dell’Unità. Xeza unendo le iniziali. Alcuni dicono che una sola persona sappia la verità.
6) Titolo del blog: il titolo del blog è deludentemente il nome del blog. La didascalia è il titolo che venne dato alla trascrizione di una lezione di Richard Feynman.
Taggo @dualismopsicologico @sullen-snowflakes @ditirambi @passamiunamarlboro @pollonsfancy @scarletintheocean @ur-local-corn-goblin @oladraosalvo (te apetece?)
Figlia di una drogata e alcolista, a cinque anni è stata adottata con la sorella dai nonni, volete che non abbia capito che la vita non è perfetta? Ha 19 anni, è un vero talento, è veloce, è esplosiva, è un ragnetto potente che salta ovunque, mi dice che tutto le viene facile, ma si allena 32 ore a settimana. Senza disciplina non c'è perfezione.
PER TUTTE LE RAGAZZE CHE NON MANGIANO, CHE VANNO DA SCHIFO A SCUOLA E CHE SI FANNO DEL MALE DA SOLE
Facevo uno sport un po’ di merda. Lo amavo con tutto il mio cuore, lo amo ancora a dire il vero, ma è uno sport di merda. Il problema è questo: negli sport minori non esiste l’amatoriale. O è agonismo o è agonismo. Per farsi rispettare, per dimostrare che anche il nostro è uno sport che conta, bisogna spaccare i culi alle gare. La mia prima allenatrice, quando pattinava ancora, era passata agli europei nella categoria quartetti.
Lei era un po’ più grossa delle altre tre.
Le hanno affiancato un nutrizionista che le ha detto di tenere un diario dove scrivere tutti i giorni quello che mangiava. Poi prima di ogni allenamento la pesavano. Davanti a tutti. La sua dieta era una questione pubblica. Le mettevano pressioni.
E lei dimagriva. Dimagriva. Dimagriva.
Ma agli europei non c’è mai andata. Mangiava talmente poco che non si reggeva più in piedi agli allenamenti. Era convinta di non avere il fiato e la forza delle altre ragazze perché era troppo grassa. E mangiava ancora meno.
Un giorno il suo piccolo corpicino si spezzò in due.
Si ruppe una gamba facendo un semplice passo di pattinaggio. E agli europei non ci andò mai.
La società cercò di insabbiare in tutti i modi la cosa, i dirigenti non potevano ammettere che la sua anoressia fosse causata dalle loro pressioni. Ma nonostante quello che era successo, continuarono a comportarsi così.
Il mio primo anno di gare, chiesero ad una mia compagna durante l’allenamento quanto mangiasse durante il giorno, così davanti a tutti.
La sentii piangere in bagno finito l’allenamento.
Quell’anno perdemmo le gare, non passammo nemmeno agli italiani. E io quella ragazza non l’ho più rivista.
L’anno seguente raddoppiarono gli allenamenti. E io cominciai ad andare male a scuola. Ero la più piccola del mio gruppo. Le altre o non andavano più a scuola, o frequentavano istituti privati. Io ero al liceo classico. Quando parlai ai dirigenti dei miei problemi mi risposero che avevo tutta la vita davanti per studiare e andare bene a scuola, ma per vincere le gare avevo solo quella occasione.
Venni bocciata e passai ad una scuola più semplice.
L’anno seguente iniziai ad avere problemi alle ginocchia, come tutte le pattinatrici. L’ortopedico mi disse che avrei dovuto smettere, almeno per sei mesi, e poi riprendere un po’ alla volta. L’allenatrice però faceva fare allenamenti extra a me e alle altre con problemi fisici. Diceva che i dolori venivano perché non eravamo abbastanza preparate fisicamente. Ci dava anche esercizi da fare a casa, di potenziamento muscolare.
I dolori erano forti, ma io tenevo botta, era troppo importante.
L’anno seguente morì mia nonna. Io stavo andando ad allenamento quando mi chiamò mia mamma per dirmelo. Ci fu un lungo silenzio.
Poi lei disse: “Cosa fai adesso?” E io: “Vado ad allenamento”
La mia famiglia non la prese molto bene. Mi costrinsero a saltare un allenamento per andare al funerale.
Il giorno dopo, in pista, davanti a tutti, l’allenatrice iniziò a sgridarmi per non essermi presentata il giorno prima. Sapeva benissimo il motivo, ma non faceva altro che dirmi che non potevo permettermi di comportarmi in quel modo. Cercavo di difendermi, spiegavo che era stata la mia famiglia a costringermi, che io non volevo andare. Alla fine disse:
“Devi fare una scelta: o la famiglia o il pattinaggio”
“E io scelgo di mandarti a fanculo”.
Presi il borsone e me ne andai via per sempre.
Piansi tantissimo. La mia vita aveva perso il suo scopo. Le giornate mi sembravo vuote.
Qualche mese dopo vidi le mie amiche in televisione, agli europei d’Olanda, con la consapevolezza che sarei potuta essere lì.
Ed ero contenta così.
Iniziai a vedere la cosa da lontano, da un punto di vista più distaccato. Amavo pattinare, ma quel mondo era uno schifo. E non me ne ero mai resa davvero conto finché non ne sono uscita.
Per cosa lo stavo facendo? Per cosa stavo distruggendo il mio corpo e il mio futuro? Per essere la campionessa sconosciuta di uno sport di cui non gliene frega un cazzo a nessuno?
Sembrava tutto così importante prima. Sembrava tutto così importante. Sembrava l’unica cosa che importasse davvero.
Sembrava.
Ma anche il più coraggioso di noi ha paura di se stesso. Le automutilazioni del selvaggio si ritrovano tragicamente nella autorepressione che martirizza la nostra vita. Siamo puniti per quello che rifiutiamo a noi stessi. Ogni impulso che tentiamo di soffocare, germoglia nella mente, ci intossica. Il corpo pecca una volta, ed il peccato è finito, perché l'azione è un modo di purificazione. Non rimane che il ricordo del piacere, o la voluttà di un rimpianto. L'unico modo di liberarsi da una tentazione è abbandonarsi ad essa.
Non so voi, ma personalmente assieme s molti miei amici e conoscenti stiamo notando gli effetti di questa quarantena nella mancanza di voglia di fare quelle cose per cui prima desideravamo stare a casa.
Proprio quel tipo di pensiero come "Se potessi essere a casa a [inserire azione desiderata]" in questi giorni funziona sempre meno.
Io sto cercando di non crollare riguardandomi One Piece.
Sono all'episodio 70 e mi sta salendo un po' s noia.
Tutto per non pensare alla realtà là fuori.
Don Chisciotte & Sancho Panza - Gustave Doré
El tarot es una práctica adivinatoria, un tipo de cartomancia, la cual es utilizada alrededor del mundo de diversas formas.
La manera en la que se interpreta el tarot es altamente subjetiva y se relaciona mucho con la intuición del tarotista, sin embargo, no se puede pasar por alto que las cartas representan arquetipos, y están llenas de simbología de todo tipo.
Su origen histórico realmente es un misterio, aunque algunos señalan, que el inicio de la practica del tarot se dio en Grecia, Roma, en el Oriente y en la Edad Media. Otros expertos señalan que los arcanos mayores provienen de Egipto, más específicamente del Libro de Thoth.
La mayoría de los expertos opinan que la difusión del tarot en el Occidente y Europa se dio gracias a los gitanos. Para ese entonces, existían varias versiones del tarot, pero la más aceptada fue la baraja Marsellés.
En 1916, Arthur Waite, un miembro del Amanecer Dorado trabajó para dar forma al tarot universal Rider-Waite, el más utilizado en la actualidad.
«Ama. Ama follemente. Ama più che puoi e se ti dicono che è peccato ama il tuo peccato e sarai innocente!».William Shakespeare
Forse dovrei redimermi… chi sa
Per questo mondo odierno, semplice, comodo, di facile contentatura, tu hai troppe pretese, troppa fame, ed esso ti rigetta. Perché hai una dimensione in più. Chi vuol vivere oggi e godere la vita non deve essere come te o come me. Chi pretende musica invece di miagolio, gioia invece di divertimento, anima invece di denaro, passione invece di trastullo, per lui questo bel mondo non è una patria.
Impara ciò che dev'esser preso sul serio e ridi del resto.
İnan şu an corona konuşacak halde değilim melis yarağım taş gibi oldu ya off
Bunu ta ne zaman taslaklara atmıştım. Ülkemizdeki egospu akademisyenler ve yurt dışındaki pıtırcık akademisyenler arasındaki farkı ifade etsin diye. Ben ismini karalamışım ama Melis’in yazışmaları bunlar. İlkinde emir cümlesi kullanan bir Türk, ikincisinde de geç cevap verdiği için özür dileyen bir yabancı görüyorsunuz. Hem de Britanya’nın en köklü kurumlarından birinden.
Yabancının yetkinlikleri Türk’ü sekize katlar, tam da bu yüzden karşısına yetkinlik kazanma çabasıyla çıkan birisine karşı ego merkezli bir yaklaşım sergilemiyor. Türkler YLSY kapsamında hak kazanmış kişilere her nedense katlanamıyor, her nedense diyorum ama nedenini hepimiz biliyoruz değil mi?
İnsan arkadaşı eğitimini tamamlayıp bir an önce ülkeye geri dönsün, burda harika bi’ yaşam sürdürsün, hem yüzü görülsün hem de mutlu olsun ister değil mi? Ben bunları göre göre gelmesin lan diyorum. Ömrü böyle insanlarla geçeceğine gitsin orda öyle insanlarla çalışsın. Hak ettiği değeri ve desteği görsün.
Nereden geldi aklıma taslağa attığım bu yazışmalar? Korona tartışan doçentlerin, profesörlerin birbirine ikide bir “bu benim uzmanlık alanım, sen ne anlarsın” deyip duruyor oluşundan geldi. “Yalnız benim bu alanda daha çok tecrübem olduğu içün” diyen egospu akademisyen teyze ve dayı görmekten ikrah geldi (içün’ü yanlış yazmadım, belli bir yaşı geçmiş akademisyen jargonundan bir ibare o. Bizim Deniz Bozer de hep “içün” derdi).
Ara ara yurt dışı yayınlarına bakıyorum, millet birbirine teşekkür ediyor “bunu bilmiyordum düzelttiğiniz için teşekkür ederim” falan diye. Burda öyle mi? Ben CNN’i kavga çıksa da eğlensem diye izlemeye başladım mesela, Serdar Hoca ve Kaan sümüğü arasındaki sürtüşme Behlül ve Bihter gerginliğinden farksız benim için. Tek farkla, izlerken çekirdek çitlemek yerine brokoli yiyorum.
Hülasa bu ülkede büyük umutlar ve iddialarla başladığınız akademik kariyerinizde bu tip insanlar yüzünden bu tip insanlara “dönüştürülüyorsunuz.” Hiç kendinizi kandırmayın, şimdiden bilin anacığım.
Yazıp çizme merakıma, araştırma huyuma, her şeyime rağmen kıyısından bile geçmeyeceğim bir mevzu olmasının en büyük nedenlerinden biri belki de. Biri çıkıp beni şaşırtsa ama biri çıkıp beni şaşırtmayacak.
Allah benim arkadaşıma sabır versin baari.
MONDINE – VITA IN RISAIA
Bruxelles, Belgium 🇧🇪
L'uomo non è fatto per lavorare. La prova è che si stanca.
Alphonse Allais, citato da G. Simenon in Le grand Bob [1954], Il grande Bob, Milano, Mondadori, 1962 [Trad. E. Cantini]
Some head-shots for the main Faie boys, trying to figure out how to set them apart as a distinctive race without falling too far into same-face syndrome.
Bonus older Alec for how a Ya’shel might compare (ignore the hands Seregil was originally behind him but I didn’t like the way he looked)
in spite of everything, I love this sad couple
Windows si è bloccato quando stavo per spedire l'ultima email di lavoro. La mia reazione è stata così pacata che mi hanno segnalato come persona non gradita nei circoli oxfordiani di tutti i paesi del Commonwealth ed è apparso un ologramma di Alberto Angela che scuoteva la testa.
IL GALATEO DEL VAFFANCULO:
Il Vaffanculo è sempre un’occasione di confronto,con il prossimo e soprattutto con sé stessi..ecco a voi il teorema del vaffanculo.
Il Vaffanculo non deve avere timori reverenziali di sorta,il vaffanculo non deve subire il potere perché è libero, anarchico e non teme le gerarchie. Che tu sia un re,un papa o un megadirettore…se a fanculo ti mandano,a fanculo devi andare.
Il Vaffanculo non teme nemmeno la morte:anche quando a morire è una carogna,nel momento in cui passa a miglior vita,anche il peggior bastardo viene chiamato, COMUNQUE ,“Buonanima”.Niente di più ipocrita,perché la morte non santifica e non rende migliori:se meritavi dei vaffanculo da vivo,continuerai a meritarli anche dopo morto.
Il Vaffanculo è per tutte le stagioni della vita:dalla culla alla tomba,un vaffanculo,per qualche motivo,te lo meriti sempre e per sempre…nessuno si senta al sicuro,mai.
Ci sono Vaffanculo che celano amori profondi ed inconfessati….e ci sono “Ti amo” che celano dei Vaffanculo.La tensione erotica che c’è in un vaffanculo detto,anche ridendo,tra un uomo ed una donna vale più di 1000 frasi da baci perugina.
Il Vaffanculo è democratico,è reciproco come un “69”:ricevi quello che dai e dai quello che ricevi.
Infine vi dico che mandare a fanculo qualcuno, e soprattutto sé stessi,signori e signore,è veramente un’arte sopraffina..ed il gioco più raffinato è quello di mandare a fanculo qualcuno,senza che questi nemmeno se ne renda conto…sapeste quanti Vaffanculo,si possono dire con il sorriso ed un’impeccabile savoir –faire..e quelli,amici miei,son i Vaffanculo migliori.”
C. Zanitti
Oggi ti pensavo, mentre ascoltavo una canzone che a te probabilmente non sarebbe piaciuta troppo, ma dove ti ritrovo in ogni singola parola. Ti pensavo e ad un certo punto mi ha assalito la paura: paura che da me non te ne andrai mai, che ti amerò per tutta la vita.
Fa male, fa male perchè non avevo mai immaginato un giorno senza di te.
E d’improvviso mi ritrovo con una vita senza di te. (Via @piecesofdamon)